#dirittidiautore, #copyright, JeanGilletta,
Nei giorni scorsi a Nizza si è conclusa una mostra molto interessante, dal titolo "Jean Gilletta e la Costa Azzurra".
L'esposizione non mostrava solo delle bellissime fotografie d'epoca (in gran parte riproduzioni accompagnate anche da diverse foto originali), ma - e questa per me è stata la cosa più interessante- forniva uno spaccato della vita e dell'attività di uno fra i primi foto-giornalisti del Novecento: Jean Gilletta, appunto.
Guardandola mi sono resa conto che io ho decisamente sbagliato secolo (o meglio, ho sbagliato a nascere nella seconda metà del '900: dovevo scegliere la prima).
Ancora oggi qualche volta mi sento dire, quando mi lamento per le mie foto troppo spesso rubate dai giornali, che "son foto che compaiono sul web e quindi sono di tutti, possono prendertele"; ovviamente chi lo dice è in malafede, mente sapendo di mentire, perché in realtà c'è una legge sul copyright che parla chiaro e, guarda caso, è una legge che esiste da almeno un secolo e ne ho trovato un esempio di applicazione proprio durante la mia visita alla mostra sulla vita e l'opera di Jean Gilletta.
Nel foglio che vedete in foto, negli ultimi due paragrafi vien detto testualmente:
"Le foto indicate nell'elenco posto sopra sono destinate ad essere pubblicate su un numero speciale di un giornale di Stoccolma, la "SVENSAKA DAGILEBADET", che ci è stata raccomandata dal Signor Arman Bernard, anziano prefetto si sua Altezza l'Ambasciatore di Francia a Stoccolma. Ben inteso, il Sindacato pagherà i 10 franchi di diritti di riproduzione per tutte le foto che verranno pubblicate".
La legge esiste dai tempi passati e solo i cialtroni fingono di non saperlo.
© Monica Cillario
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