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Immagine del redattoreMonica Cillario

I ragazzi di vita son tutti morti



L'altro giorno sono passata da via di Donna Olimpia. Sono entrata nel "grattacielo" di pasoliniana memoria. Ogni volta che passo da via Fonteiana, da Via di Donna Olimpia o persino quando passeggio per via Carini, inevitabilmente mi domando cosa penserebbe Pasolini di quello che è rimasto del suo Monteverde (vecchio e nuovo), della sua Roma, dei suoi ragazzi di vita. In realtà però so che probabilmente non ne penserebbe nulla: i ragazzi di vita, quand'anche ce ne fossero ancora di vivi, son comunque tutti morti e poi anche Pasolini è morto e anche quel tempo è morto. 

Tutto scorre e tutto muore e tutto è morto, non c'è più nulla. Tutto è sprofondato in un silenzioso "Amen". 

L'unico rumore che rimane è quello dei click di una macchina fotografica o di un cellulare (le foto questa volta le ho quasi rubate con il mio iPhone), nel tentativo di mantenere viva una memoria di luoghi, di storia, di vita insomma,  che probabilmente fra meno di cinquant'anni non interesserà più nessuno.

Roma, marzo 2017 (da Diario di una fotografa di Monica Cillario)

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